TRAVELCHIPS IN MADAGASCAR: Diario di Viaggio – DAY 7, il Parco dell’Isalo.

Giornata del secondo parco, forse ancora più bello di Ranomafana (difficile prendere una posizione, sono talmente diversi ed entrambi talmente belli che non vorrei mai scontentare nessuno ahah).

Appena finita la colazione, Carlo la guida, Solofo l’autista e la guida specializzata del Parco Nazionale dell’Isalo ci aspettavano per affrontare l’avventura del giorno.

Il Parco Nazionale dell’Isalo si trova nella parte del Madagascar più a sud che abbiamo visitato, poco sopra il tropico del capricorno, nella zona secca dove piove solo qualche giorno all’anno e dove il deserto si estende a perdita d’occhio. Quindi per affrontare l’escursione, è stato d’obbligo partire all’alba: già alle 10.30 l’aria era caldissima ed il sole bruciava la pelle da sotto i vestiti!

Una volta arrivati all’ingresso del parco, ci aspettavano 6 km di passeggiata, con tappa nella bellissima piscina naturale che sorge come un’oasi magica nel bel mezzo di questo canyon preistorico. Durante la camminata si sono susseguiti paesaggi stupefacenti, colori e suoni appartenenti ad un’altra epoca, animali come serpenti ed insetti che si mimetizzavano perfettamente con l’ambiente, tombe scavate nella roccia e tanto altro.

Ancora una volta mi sono sentita un tutt’uno con la natura, visto l’orario eravamo praticamente soli persi in questo colorado malgascio, era tutto così spirituale e toccante, che solo vivendolo vi sarebbe possibile capire di cosa sto parlando.

Una volta arrivati a metà percorso lo spettacolo che ci si è proposto è stato davvero mozzafiato: improvvisamente, eccoci in quest’oasi fatta di palme, sorgenti, vegetazione rigogliosissima. Ovviamente ci siamo subito tuffati, un po’ per rinfrescarci, un po’ per goderci quell’esperienza unica. Peccato solo che l’acqua fosse leggermente fredda, dove leggermente è un eufemismo, in quanto mentre la temperatura esterna era di oltre 35 gradi, la temperatura dell’acqua era di soli 18 gradi!

Preghiere a parte nella speranza che non ci venisse un bel blocco della digestione, è stata un’esperienza davvero unica, che solo in un posto del genere potevamo vivere!

Terminato il nostro bagnetto ci siamo incamminati verso l’uscita, purtroppo il nostro tour del Parco dell’Isalo è stato abbastanza corto… pensate che ci sono circuiti che durano 3-4 giorni, con tanto di tenda e zaino per affrontare l’avventura (ho già detto ad Alberto che la prossima volta gli tocca assecondarmi in questa follia ahah).

Per continuare la giornata all’insegna delle sorprese, Carlo ci aveva organizzato il pranzo in uno degli hotel più belli in assoluto: Le Relais de la Reine, una splendida struttura calata in un paesaggio lunare, un hotel di lusso nel bel mezzo del deserto immerso nella natura rigogliosa e nella quiete più assoluta. Bagnetto in piscina (ed esplorazione del parco) mentre il pranzo veniva cucinato, per poi gustare a bordo piscina il nostro meritato pranzo. A dire la verità, non eravamo gli unici che si stavano godendo un momento di piacere (seppur diverso sia chiaro), infatti poco distanti da noi c’erano due tartarughe di terra della grandezza di due cocomeri intente ad amoreggiare piuttosto rumorosamente (ovviamente ho totalmente invaso la loro privacy filmando la scena, se volete farvi due risate andate a vedere il video che ho postato sul mio Instagram → PEEL_BUCCIA)

Dopo una mattinata così entusiasmante, ci aspettavano circa 400 km di strada per tornare verso la capitale. Insomma, dopo il piacere ci è toccato un po’ di dovere!

Lungo la strada del ritorno, durante una delle necessarie “soste idrauliche” (come le chiamava Carlo, d’ora in poi mi raccomando quando farete un viaggio in macchina e avrete bisogno di andare in bagno dovrete dire anche voi così ahah) mi è successa una cosa a dir poco assurda: una ragazza si è avvicinata a Carlo e gli ha chiesto se poteva farsi una foto insieme a me O.O

Ovviamente sul momento mi sono abbastanza stupita ma chiaramente ho accettato volentieri, pensando che forse anche in Madagascar mi seguivano quando facevo video di gaming (sto scherzando eh), oppure semplicemente ho una faccia molto simpatica (c’è anche la terza opzione, ma non voglio fare la vanitosa ahah).

Dopo ore ed ore di macchina, finalmente arriviamo allo Zomatel di Fianarantsoa, dove il buon Carletto ci aveva prenotato niente di meno che una SUITE! Che giornata piena di emozioni, forse una delle più belle di tutta la vacanza!

CLICCA QUI PER LEGGERE LA PAGINA PRECEDENTE

CLICCA QUI PER LEGGERE LA PAGINA SUCCESSIVA