TRAVELCHIPS IN MADAGASCAR: Diario di Viaggio – DAY 10, aragoste in riva al mare!

Piccola premessa, la differenza di fuso orario tra l’Italia ed il Madagascar è di appena un’ora, quindi impercettibile per il fisico, se non che ogni giorno, per 10 giorni, ci siamo dovuti svegliare alle 5.30/6 del mattino per visitare i tantissimi e bellissimi posti in cui Carletto ci ha portati, dunque una volta arrivati a Nosy Be, dove potevamo prendercela un po’ più con comodo (il che significa sveglia alle 7, non dimentichiamo che alle 17.30 il sole cala!) ci sembrava di sognare ahah! Ogni mattina venivamo svegliati dagli uccellini e dagli animali della foresta che si divertivano a saltare e a “cantare” intorno al nostro bungalow, aprivamo le porte e ci trovavamo davanti allo spettacolo dell’alba africana, con il sole che sorge tra le palme ed il mare calmo tutto intorno. Qualcosa di così suggestivo ed emozionante, che mi faceva sentire davvero un tutt’uno non solo con la natura, ma con il mondo intero.

Carlo aveva in serbo per noi una bella e rilassante giornata al mare, con prima un giretto al mercato di Hell-Ville, anche conosciuta come Andoany, ovvero la città principale dell’isola di Nosy Be. E se come me, leggendo “Hell-Ville”, vi siete immaginati una “città infernale”, mi dispiace deludervi ma questo nome deriva dall’ammiraglio francese Anne Chrétien Louis de Hell, quindi un colone francese con un nome alquanto pittoresco.

Questo mercato non ha niente a che vedere con quelli che siamo abituati ad incontrare nelle nostre città: tantissime bancarelle in uno spazio chiuso, con carne e pesce esposti senza alcun tipo di refrigerazione o simili, tantissime spezie (Alberto ha comprato ancora della vaniglia anche qui, la situazione stava diventando ingestibile ahah), tantissimi generi alimentari a me sconosciuti. Molto particolare, molto suggestivo, ma difficile fare shopping in un posto così “estremo”!

Finito il rifornimento di vaniglia in polvere, finalmente siamo andati ad Andilana Beach, una spiaggia famosa nel nostro paese soprattutto per i tanti resort italiani che ospita, che noi però abbiamo accuratamente evitato (il casino, l’animazione, l’intrattenimento che offrono sono più per famiglie a mio parere, noi volevamo solo riposare e goderci il panorama).

Nella zona più bella di questa grande spiaggia, lontano dai resort, c’è un ristorante che mette a disposizione ombrelloni e lettini, dove ci siamo arenati per tutto il giorno. Brevi pause dal difficile compito di abbronzarsi e dormicchiare sotto al sole per fare qualche bagno, vista l’acqua cristallina e della temperatura perfetta, ma anche per fare un giretto nella zona delle bancarelle, dove ho comprato tantissimi soprammobili, parei, oggettini vari, spendendo davvero uno sciocchezza (10€ a dire tanto per una valigia di souvenir).

Per pranzare siamo poi andati al ristorante sopracitato, ovvero Chez Lou Lou, dove abbiamo mangiato antipasto di polpo, ma soprattutto due aragoste ENORMI! Che bontà, quanto mi mancano ahah! Dopo 10 giorni passati a mangiare solo pollo e zebù, gustarci queste prelibatezze è stato un vero e proprio piacere <3

Verso le 17 siamo dovuti tornare al resort, come già detto tante volte, il sole in Madagascar tramonta davvero presto, ma non ci siamo disperati perché appena arrivati ci siamo tuffati in piscina per goderci un bellissimo tramonto sul mare!

Piccolo trauma quando poi è stato il momento di farsi la doccia, perché l’acqua che usciva era tutt’altro che calda…. diciamo freschina, ma dopo una giornata al sole ci sembrava di ghiaccio!

Cena al ristornate dell’hotel, sempre a base di pesce, e dritti a letto per farci cullare dai suoni della natura che ci circondava <3

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