TRAVELCHIPS A MOSCA: Diario di Viaggio – Day 1, le parolacce sono uguali in tutte le lingue!

Mosca è una destinazione che reputo sia ancora per molti “particolare”, o quanto meno non convenzionale. Si trova tutto sommato piuttosto vicina a noi, la si raggiunge con poche ore di aereo, ma nonostante questo è completamente diversa da ciò a cui siamo abituati… un esempio lampante di quello che sto scrivendo è che ad esempio, a Mosca, capitale della Russia, vicinissima al mondo occidentale, nessuno parli inglese, non esiste un cartello o indicazione in inglese, ma al contrario è tutto in cirillico, per noi italiani completamene incomprensibile. Senza contare le abitudini, usanze, cultura e milioni di altre differenze che si denotano visitando questa bellissima città.

Ma diciamoci la verità, quanto sarebbe noioso viaggiare se si vedessero sempre cloni dello stesso posto? Io amo visitare nuovi posti, scoprire nuove culture, avventurarmi nell’ignoto e qualche volta anche rischiare, perché ogni volta che l’ho fatto mi sono divertita tantissimo e ho imparato qualcosa di nuovo!

Dunque, incominciamo questo nuovo diario di viaggio da MOSCA!

Va detto che Mosca non è sicuramente una meta particolarmente low cost, quindi prima cosa che Bergo ha deciso di fare in fase di organizzazione è stato cercare di risparmiare su volo e hotel, sempre mantenendo standard qualitativi eccellenti (è un mago in questo, non c’è che dire).

Abbiamo volato con KLM, compagnia aerea di bandiera dei Paesi Bassi, dunque abbiamo fatto scalo ad Amsterdam. Per fortuna si è trattato di uno scalo breve, solo un paio d’ore, giusto il tempo per passare gli interminabili controlli (ben 3 check point, e neanche dovevamo uscire dall’aeroporto!) e trovare il gate per la coincidenza con Mosca. Dopo poche ore di volo, durante le quali ho dormito per tutto il tempo (ormai lo avrete capito, la dote di cui vado più fiera è la mia capacità di addormentarmi non appena metto piede in aereo ahah), siamo atterrati in Russia <3

Ora, se parliamo di Russia siamo tutti d’accordo che come prima cosa ci viene in mente freddo, neve, gelo? Bene, a metà marzo noi abbiamo trovato più caldo rispetto al clima che avevo lasciato in Italia ahah E non sto scherzando, di giorno Alberto ha girato senza giubbino, con solo la felpa!

Ritirati i bagagli abbiamo lasciato l’aeroporto di Mosca-Šeremet’evo; fuori dal terminal ci aspettava il taxi privato che avevamo prenotato da casa tramite il sito che utilizziamo ogni volta, ovvero suntransfers.com‎ (ricordate che nei precedenti diari di viaggio vi ho consigliato, quando viaggiate in posti in cui non si parla molto inglese, di prenotare da casa i trasferimenti, per evitare spiacevoli inconvenienti? CLICCATE QUI se siete curiosi).

L’hotel che Bergo aveva trovato per questa nostra fuga di 5 giorni a Mosca si trovata a pochissimi passi dalla Piazza Rossa, piazza principale di Mosca, che ospita la bellissima cattedrale di San Basilio e costeggia il Cremlino… insomma il centro non solo di Mosca, ma della Russia stessa.

Depositati i bagagli, abbiamo deciso di andare a fare un giretto nella sopracitata piazza e cercare un posto dove cenare. E qui inizia la parte divertente, che bene o male di avrebbe accompagnati per tutto il viaggio… vi ricordate quando vi ho detto che nessuno capisce una parola di inglese? Ecco, a questo va aggiunto che i piani tariffari dei cellulari, in Russia non valgono. Quindi o wifi o niente! Questo significa niente mappe, niente TripAdvisor, niente Google traduttore!

Usciamo dall’albergo, decisi a prendere la metro (non avevamo ben chiaro quanto fossimo realmente vicini a Piazza Rossa)… arriviamo alla stazione più vicina, e li black out totale. Ogni singola informazione era scritta in russo, nessuno, neanche al punto informazioni, capiva l’inglese, tutti intorno a noi ci guardavano straniti e, ciliegina sulla torta, c’era un senzatetto evidentemente alticcio che urlava oscenità in russo, ma credetemi si capiva perfettamente quello che stava dicendo (non posso scriverlo per ovvi motivi, lascio alla vostra immaginazione l’interpretazione ahahah). In quel momento ho pensato “dove sono finita??!!”. Alla fine abbiamo deciso, per ovvi motivi, di dirigerci a piedi verso la nostra destinazione, scoprendo poi che si trovava a poche centinaia di metri da noi.

Arrivati nella bellissima Red Square, mi sono sciolta. Ve lo posso assicurare, trovarsi di fronte a San Basilio, dopo averla vista mille volte in fotografia, mi ha emozionata tantissimo! La cosa più bella era che, nonostante fosse ancora presto, in giro non c’era praticamente nessuno, eravamo noi due da soli nella gigantesca Piazza Rossa, con davanti la coloratissima ed imponente cattedrale, di fianco il muro del Cremlino e il famosissimo Mausoleo di Lenin. Eravamo distrutti dalla giornata, ma estasiati da questa vista.

Per cena ci siamo rifugiati in un fast food russo, dove abbiammo ordinato panini e patatine fritte (vi ricordo che non c’era la possibilità di consultare TripAdvisor, vedrete nei giorni successivi cosa abbiamo combinato ahah).

Finito il nostro breve giretto siamo tornati in camera, dove dopo una bella doccia ci siamo buttati a letto per riposare e ricaricare le pile per il giorno seguente!

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