TRAVELCHIPS IN MESSICO: Diario di Viaggio – Day 3, la cucina messicana <3

Sveglia ovviamente all’alba, anche se in questo modo non perdevamo neanche un minuto di sole, colazione nella terrazza fronte oceano e via in spiaggia ad abbronzarci! Non vi dico il relax di piazzarsi su quei comodissimi lettini (o meglio letti), chiacchierare, bere qualche smoothies (che insieme all’acqua San Pellegrino è stata la consumazione più frequente e che più ha mandato su il conto ahah) e tuffarsi in acqua per rinfrescarsi.

Neanche ci accorgevamo delle ore che passavano, e così anche quel giorno è arrivata in fretta l’ora di pranzo. Stavolta abbiamo deciso di abbandonare momentaneamente il nostro amato hotel per andare a pranzare in una taqueria poco distante, che ci era stata consigliata da una coppia di amici che erano stati a Tulum qualche mese prima. Si trattava della Taqueria Eufemia, situata sempre sulla spiaggia di Tulum, a poche centinaia di metri da noi. Qui si respirava il vero Messico, con la musica dei mariachi e le palme tutte intorno. Ordiniamo qualche tacos, due birre e due noci di cocco (non vedevo l’ora di berne una!).

Era tutto davvero buonissimo, così fresche le bibite, così saporiti i tacos! Se solo ci ripenso mi torna l’acquolina ahah.

Finito di pranzare torniamo in hotel, per rimetterci al sole, tuffarci un po’ in acqua e goderci il resto del pomeriggio. L’acqua del mare era strepitosa, così limpida, azzurra e tiepida. Sarei potuta rimanere a mollo una giornata intera (cosa che spesso ho fatto). Per questa seconda giornata messicana avevamo deciso di rimanere ancora in spiaggia senza avventurarci alla scoperta di rovine Maya o Cenotes (un tipo di grotta con presenza di acqua dolce, comune in queste zone), per abbronzarci e riposarci come si deve ed affrontare queste gite nelle giornate successive.

Così come per pranzo, anche per cena decidiamo di provare un ristorante di Tulum e non rimanere in hotel, sempre affidandoci ai consigli dei nostri amici (oltre che di TripAdvisor). Dopo aver preso tantissimo sole, dopo aver fatto una bella doccia (salata) ed esserci vestiti per la cena, ci avventuriamo lungo la “strada dei ristoranti” di Tulum. La chiamo così perché Tulum è “divisa in zone”: c’è il paese vero e proprio (dove saremmo andati nei giorni successivi), la zona hotelera (degli hotel) e la zona dei ristoranti. Il nostro hotel era a metà strada rispetto al paese e alla zona ristoranti, quindi a piedi riuscivamo a muoverci abbastanza bene. Peccato che in questa strada, una volta sceso il sole, non c’era alcuna fonte di illuminazione, alcun lampione, niente di niente. Per fortuna riuscivamo a fare un po’ di luce con le torce dei telefoni! Arriviamo così, procedendo a tentoni, al ristorante Casa Jaguar, locale specializzato in sapori tradizionali messicani ispirati ai Caraibi, completamente sotto le stelle ed immerso nella giungla. La location era davvero mozzafiato, qualcosa di indescrivibile. Ci accolgono, ci accompagnano al tavolo e ci portano i menù. Vi ricordate che tutto il giorno siamo stati al sole ad abbronzarci? Benissimo, a questo sommiamo i litri di crema idratante, ma soprattutto il camino in cui cuocevano i piatti, e otteniamo una Laura completamente sciolta! Ahaah che disagio, non vi dico la fatica che ho fatto a rientrare in temperatura.

Passato il momento di panico ordiniamo: due cocktail per iniziare, come portate principali per me cecina con nopales (squisita carne grigliata accompagnata da salsa di avocado, insalata di cactus e pomodori olive ed origano), per Bergo pez rostidado (pescato del giorno grigliato e accompagnato da contorni vari). Tutto davvero ottimo, tanto che metà del io piatto è finito magicamente nello stomaco di Alberto ahah. Per finire due dolci tipici.

Unica nota dolente è stata il conto, decisamente salato (in linea con la qualità del cibo ma non con i prezzi medi messicani, per farvi un esempio in Messico si pranza/cena con qualche euro a testa). Ma ragazzi, che cenetta stupenda che è stata!