TRAVELCHIPS IN CINA: Diario di Viaggio a Pechino – Day 4, all’interno della Città Proibita!

Quarto giorno in Cina, finalmente andiamo alla scoperta della Città Proibita! La Città Proibita è stata per ben 500 anni l’abitazione degli imperatori e delle loro famiglie, in particolare delle dinastie Ming e Qing. Questa enorme area che si trova al centro della capitale cinese è stata quindi una zona proibita all’accesso dei civili per tantissimo tempo. Per fortuna da quasi un secolo è diventata una zona adibita a musei e quindi visitabile dai noi poveri comuni mortali.

Per accedere alla zona della Città Proibita abbiamo dovuto attraversare gli stessi check point che nei giorni precedenti avevamo incontrato per entrare a Piazza Tienanmen, in quanto quest’ultime si trovano una di fronte all’altra… ma non potete immaginare la coda di persone che abbiamo incontrato! Un fiume di turisti (al 99,99% cinesi) in fila per effettuare i controlli dei documenti e delle borse.

Un po’ scoraggiati ci siamo messi in coda ed in men che non si dica siamo diventati una vera e propria attrazione per tutte le persone che ci circondavano! Le donne hanno iniziato a fissare Alberto e a ridere dicendo (in cinese ovviamente, ma lui le capiva eheh) “ma quanto è alto!” e cose simili. Gli uomini hanno iniziato invece a farmi foto e video, per lo più senza neanche chiedere il permesso cercando di farsi dei selfie insieme a me! Incredibile come tutta l’attenzione di decine e decine di persone si sia concentrata su di noi. In circa 50 minuti siamo riusciti a superare i check point e ad entrare nella zona antistante la Città Proibita, abbiamo acquistato i biglietti di ingresso (60 yuan a testa, circa 7,50€ → è stata l’ingresso più caro di tutta la vacanza) e finalmente la nostra visita è ufficialmente iniziata.

La zona della Città Proibita è gigantesca: costruita tra il 1406 e il 1420, il complesso si compone di 980 edifici per un totale di 8.707 camere e copre 720.000 m² che ne fa “il più grande palazzo del mondo“. Penso che per visitare TUTTO ci voglia almeno un mese, noi purtroppo abbiamo potuto dedicargli solo una mezza giornata quindi la nostra visita è stata decisamente veloce ahah. Abbiamo camminato tra le vie, attraversato templi bellissimi e sontuosissimi, camere piene d’oro, statue di dragoni, oggetti della tradizione cinese, attraversato i giardini dell’imperatore… abbiamo visto e fatto davvero di tutto <3

Dopo aver scattato milioni di foto di rito, alcune delle quali in compagnia dei nostri fan cinesi, abbiamo dovuto salutare questo posto meraviglioso per dirigerci verso il Palazzo d’Estate, che si trova alle spalle della Città Proibita. Questo palazzo si trova immerso in un immenso parco e domina sulla città di Pechino, regalando una vista panoramica su tutta la Città Proibita e, nelle giornate limpide, su tutta la capitale.

L’ingresso per entrare in questo parco di 70.000 mq è di ben 2 yuan (0,25 centesimi) quindi super economico! Passare dal caos della Città Proibita alla pace del Palazzo d’Estate è stato un vero toccasana, ci siamo rigenerati respirando un po’ di aria pura e ammirando la meravigliosa vista che ci si è aperta davanti agli occhi.

Per pranzare ci siamo diretti a piedi verso il quartiere di Dongdan e lungo alla strada abbiamo assistito ad un arresto in diretta: un uomo ha tentato di rubare in un negozio, tutte le persone intorno quando se ne sono accorte hanno iniziato ad urlare e ad indicarlo, quindi la polizia è subito intervenuta per arrestarlo… scene di ordinaria follia in Cina! Superata la “scena del crimine” siamo passati davanti alla chiesa di St. Joseph, una delle 4 chiese cristiane della città di Pechino, e abbiamo assistita ad un servizio fotografico di due sposi super trash (avevano allestito una tavola davanti alla chiesa e loro fingevano di bere e mangiare ahah).

Finito di pranzare (ravioli e riso presso il fantastico Food Republic) abbiamo preso la metro e siamo andati a visitare il quartiere “798 Art Zone” dove si trovano tantissime gallerie di arte moderna. Anche qui siamo stati paparazzati, questa volta da un ragazzino che con una applicazione ha tradotto dal cinese all’inglese la domanda “posso scattare una foto con voi?”… super organizzato, come potevamo dirgli di no? Anche qui non è mancato il servizio fotografico matrimoniale trash, stavolta all’interno di una ex raffineria dello zucchero abbandonata (romanticissimo e super di classe).

In questa zona si respira una grande tranquillità, trovandosi un po’ fuori rispetto al centro e trattandosi di una zona quasi completamente pedonale ci si lascia alle spalle il traffico e il caos di Pechino.

Con la metro siamo poi tornati in centro, a Qianmen Street per girare tra gli hutong e mangiare un po’ di frutta cinese perfetta. Perché dico perfetta? Perché a Pechino la frutta è bellissima, grande, colorata e anche buonissima… che ci sia qualcosa di losco sotto? Probabile ahah.

Per finire in bellezza la giornata ci siamo diretti a piedi verso il Centro Nazionale per le Arti dello Spettacolo. Questo meraviglioso edificio è a forma di conchiglia e alto 46,68 metri. L’esterno del teatro è una cupola in titanio e vetro che è completamento circondata da un lago artificiale.

Visto dall’alto sembra un uovo che galleggia sull’acqua, l’effetto che regala di sera è davvero emozionante. Sembrava una situazione ideale e super romantica, peccato solo che fosse pieno di signore cinesi che cantavano a squarcia gola super stonate (se avete seguito le nostre Instagram Stories sapete di cosa parlo)! No comment. Piccolo disturbo a parte, questo luogo mi è veramente rimasto nel cuore <3

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