TRAVELCHIPS IN CINA: Diario di Viaggio a Pechino – Day 7, riusciremo a rientrare in Italia?!

Ultimo giorno in Cina, purtroppo il giorno in cui abbiamo dovuto salutare Pechino (con la promessa di rivederci presto) è arrivato. Avendo il volo di ritorno la sera tardi, per fortuna avevamo ancora tutto il giorno a disposizione per girare ancora un po’ per questa splendida città.

Appena svegli abbiamo riempito le valige e le abbiamo lasciate nel deposito dell’hotel, abbiamo pagato il conto per la settimana di soggiorno (stando ben attenti a non farci fregare, ad Alberto le altre volte che è stato a Pechino è capitato di trovarsi nel conto finale del soggiorno una tassa per uso eccessivo di carta igienica ahah) e siamo usciti per salutare Pechino.

Dopo un giretto nell’università UIBE dove Alberto studiava nel 2013 (vi ricordate il giorno in cui abbiamo trovato la sua bici ancora lì legata dopo anni? CLICCA QUI per leggerlo) siamo andati verso il quartiere Dongdan, crocevia della nostra vacanza pechinese.

L’atmosfera però era completamente diversa dal solito, c’era qualcosa che non ci tornava…. ERA TUTTO CHIUSO! Centri commerciali, negozi, ristoranti, fast food e catene internazionali (come Mc Donald’s o Starbucks che normalmente sono aperti 24 ore su 24): TUTTO CHIUSO. Su alcune vetrine c’era scritto in cinese e in inglese “chiuso per decisione del governo”, su altri “chiuso per inventario”.

Abbiamo capito che le catene americane ed europee non approvavano e condividevano il fatto che il governo potesse decidere arbitrariamente di tenere aperto o chiuso il loro esercizio commerciale (mai sentito parlare di dittatura?) quindi i responsabili di quelle attività avevano trovato questa soluzione per chiudere e rispettare le imposizioni arrivate dall’alto. Noi eravamo affamati ed assetati ma non trovavamo neanche un posto in cui poterci rifocillare. IN-CRE-DI-BI-LE. Le strade erano piene di militari, forze dell’ordine ecc, tutti armati e in divisa.

Ho pensato “Vuoi vedere che anche l’aeroporto è chiuso?”. Terrore, ci siamo resi conto che l’eventualità di trovare anche l’aeroporto chiuso non era così remota e che comunque anche nel caso in cui fosse stato aperto, come lo potevamo raggiungere se i mezzi pubblici e i taxi erano tutti bloccati? Abbiamo quindi deciso di accorciare i tempi da dedicare a salutare Pechino e dirigerci con largo anticipo verso l’aeroporto, così che anche se avessimo incontrato dei disagi avremmo avuto il tempo di cercare una soluzione. Siamo quindi andati verso Piazza Tienanmen, stra piena di militari, di funzionari del governo cinese, di mezzi antisommossa, di carri armati!

Abbiamo capito che la città si stava preparando per la festa di metà autunno e per i festeggiamenti per i 50 anni del partito comunista, la piazza era piena di turisti cinesi arrivati dalle campagne e dalle città minori della Cina. Si trattava di persone che con ogni probabilità non avevano mai visto un occidentale in vita loro… non vi dico quante foto e video mi hanno fatto ahah!

Salutata Piazza Tienanmen siamo tornati in hotel, per fortuna la metro era fuori servizio solo nella zona sottostante la piazza, quindi siamo riusciti a rientrare, prendere i bagagli e dirigerci verso l’aeroporto. Superati i controlli e imbarcati i bagagli in stiva è iniziata la parte che mi piace meno in ogni viaggio: l’attesa del volo di ritorno.

Come per l’andata abbiamo fatto scalo ad Amsterdam, ma questa volta abbiamo viaggiato di notte. La mia speranza era quella di dormire un po’, peccato che a fianco a me ci fosse un passeggero cinese che (non esagero) ha ordinato al free bar qualcosa come 15 birre. Dormire con l’odore di birra e lui mezzo ubriaco non mi sembrava il massimo, quindi purtroppo ho davvero faticato a chiudere occhio. Lo scalo ad Amsterdam è stato veloce ed indolore, ma io ero talmente distrutta che a malapena ricordo qualcosa di quelle ore ahaha.

Ultimo step della vacanza, il volo Amsterdam-Bologna. Siamo arrivati a Rovigo nel pomeriggio della domenica, in pieno jet-lag, stanchi morti e con il rientro a lavoro la mattina dopo che incombeva su di noi, mooooolto bene!

Qui si conclude il diario di viaggio sulla nostra esperienza a Pechino, questo viaggio è stato uno dei più divertenti, entusiasmanti, emozionanti di tutti, non vedo l’ora di tornare in Asia per visitare altri posti bellissimi, così lontani e diversi dalla nostra realtà.

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