VIAGGI NEGLI USA – documenti necessari, tutto ciò che serve sapere per partire (e tornare in Italia)

tutto ciò che serve sapere prima di partire, raccontato da chi è appena stato nella grande mela

[regole valide al 13-12-2021]

Ieri siamo rientrati dal nostro splendido viaggio a New York e abbiamo deciso di condividere con voi tutto ciò che abbiamo vissuto in prima persona in termini di organizzazione di un viaggio negli Stati Uniti in periodo di pandemia. Abbiamo visto con i nostri occhi persone che non sono state imbarcate per mancanza di tutta la documentazione necessaria e vi assicuriamo che gli episodi a cui abbiamo assistito sono stati tutt’altro che pochi e tutt’altro che simpatici (scene isteriche incluse)! MA NON PREOCCUPATEVI, SE SEGUIRETE ATTENTAMENTE I NOSTRI CONSIGLI IL VOSTRO VIAGGIO ANDRA’ LISCIO COME L’OLIO 🙂 

Ma bando ai convenevoli e partiamo!

DOCUMENTI NECESSARI PER PARTIRE VERSO GLI STATI UNITI:

  1. PASSAPORTO CON ANCORA ALMENO 6 MESI DI VALIDITA’
  2. ESTA (da richiedere con largo anticipo onde evitare ritardi nel suo rilascio). Vi consigliamo caldamente di richiederlo attraverso il sito ufficiale, diffidate di siti terzi che sicuramente si faranno pagare una fee aggiuntiva (il costo dell’esta è di 14$ a richiedente) e non saprete che utilizzo faranno dei vostri dati. CLICCA QUI PER ACCEDERE AL SITO PER RICHIEDERE L’ESTA. 
  3. ASSICURAZIONE SANITARIA. Noi l’abbiamo sottoscritta con CHUBB tramite American Express e abbiamo speso 50€ a testa.
  4. CERTIFICATO DI AVVENUTA VACCINAZIONE (CICLO COMPLETO). Fate molta attenzione a non confondere il green pass con il certificato vaccinale. Non sono la stessa cosa, il  green pass è riconosciuto in Italia (e in Europa) ma negli Stati Uniti non sanno cosa sia e non lo riconoscono come documento valido. Vi consigliamo quindi di stampare (o salvare in formato digitale sullo smartphone) una copia del vostro certificato di avvenuta vaccinazione. Tale documento potete scaricarlo dal vostro fascicolo elettronico. Lo scopo è quello di avere un documento in cui siano riportate tutte le informazioni circa tipo di vaccino effettuato, data della prima somministrazione, data della seconda somministrazione (fatta eccezione per i vaccini monodose).
  5. RISULTATO NEGATIVO DI UN TAMPONE EFFETTUATO 1 GIORNO PRIMA DELLA PARTENZA. Noi abbiamo effettuato un test rapido in farmacia (costo 15€) prenotandolo con largo anticipo. Vi invitiamo a fare moooolta attenzione a questo punto, non immaginate neanche quante persone non sono state imbarcate sul volo per New York perché sprovviste di tampone negativo. Abbiamo sentito che ritenevano che essendo vaccinati non fosse richiesto anche il tampone. SBAGLIATO! Per volare negli USA (e non solo) è richiesto completamento del ciclo vaccinale + tampone. No tampone = no partenza (giustamente son molto fiscali, non c’è modo di convincerli a chiudere un occhio).
  6. DOCUMENTO DI AUTODICHIARAZIONE PER I NON CITTADINI USA DEBITAMENTE COMPILATO. Si tratta di un documento da stampare, compilare e consegnare al vettore all’imbarco sul volo per gli Stati Uniti. E’ un documento di essenziale importanza, la sua assenza può comportare il mancato imbarco. CLICCA QUI PER SCARICARE IL DOCUMENTO.

 

Al momento del check-in del volo di andata vi verrà chiesto di mostrare tutti i documenti sopracitati (fatta esclusione dell’esta e dell’assicurazione).

E IN CASO DI VOLO CON SCALO IN UN ALTRO PAESE EUROPEO?

Niente panico, noi abbiamo fatto scalo a Parigi e non abbiamo avuto alcun tipo di problema. Alla partenza dal primo aeroporto (quindi in Italia) vi chiederanno di mostrare loro i documenti quali PASSAPORTO, CERTIFICATO DI AVVENUTA VACCINAZIONE, TEST COVID NEGATIVO. Se avete tutto in regola potrete imbarcarvi. All’arrivo nell’aeroporto di scalo (nel nostro caso Parigi Charles de Gaulle) dovrete passare attraverso i controlli doganali, qui vi chiederanno nuovamente i sopracitati documenti. Infine, prima dell’imbarco sul volo per gli States vi verranno nuovamente chiesti i documenti di cui sopra + il documento NON-US CITIZEN NON-IMMIGRANT ATTESTATION (vedi punto 6). Lo scalo quindi non comporta nessun adempimento aggiuntivo, a patto che non usciate dall’aeroporto di scalo. Se così non fosse dovrete invece informarvi su che documenti sono richiesti per accedere nel paese in cui vi trovate (ad esempio per entrare in Francia è richiesta la compilazione di un documento cartaceo di autodichiarazione scaricabile dal sito dell’ambasciata francese).

A rischio di sembrare noiosi ci teniamo a ribadire una cosa: OGNI DOCUMENTO PRESENTE IN ELENCO E’ ESSENZIALE PER POTER ACCEDERE NEGLI USA, LA MANCANZA DI ANCHE SOLO UNO DI ESSI COMPORTA IL MANCATO PERMESSO AD ENTRARE NEGLI STATI UNITI. E’ altresì importante ricordare che se non vi permettessero di accedere negli Stati Uniti perché vi siete scordati uno o più dei documenti presenti in elenco non vi sarà riconosciuto alcun rimborso dato che l’errore è stato vostro e non imputabile a forze di causa maggiore. VIAGGIATE SEMPRE INFORMATI 🙂 

… E PER RIENTRARE IN ITALIA?

I documento necessari per un tranquillo rientro in patria sono analoghi a quelli per l’andata, ovvero:

  1. PASSAPORTO
  2. CERTIFICATO DI AVVENUTA VACCINAZIONE (CICLO COMPLETO). Anche in questo caso vi consigliamo caldamente di presentare una copia del vostro certificato di avvenuta vaccinazione e non il green pass. La regola è sempre la stessa, vogliono vedere un documento in cui siano riportate tutte le informazioni circa tipo di vaccino effettuato, data della prima somministrazione, data della seconda somministrazione (fatta eccezione per i vaccini monodose).
  3. PASSENGER LOCATOR FORM (PLF)
  4. RISULTATO NEGATIVO DI UN TAMPONE (RAPIDO O MOLECOLARE) EFFETTUATO ENTRO LE 72 ORE DALL’ARRIVO IN ITALIA. In giro per le strade delle città americane è PIENO di stand nei quali effettuare gratuitamente il test anti-covid, sia in versione antigenica che PCR. Fate però moltissima attenzione alle tempistiche! A Manhattan la maggior parte degli stand riporta la dicitura “test valido per i voli, risultato in 24h”. Quando però andate per effettuare il test vi verrà detto che il risultato potrebbe arrivare in 24-48 ore ma, per esperienza personale, questo potrebbe non essere vero! Vi raccontiamo cosa ci è successo perché siamo certi che possa essere molto utile a quelli di voi che sono in partenza per gli USA. Avevamo il volo di rientro venerdì alle 20.45 con arrivo in Italia sabato alle 14.30. Mercoledì sera abbiamo deciso di farci un primo tampone, calcolando che da mercoledì sera a sabato pomeriggio eravamo già dentro le 72 ore. Ci rechiamo presso uno degli stand della LabWorq (un buon 80% degli stand sparsi per la città sono di questo laboratorio). Il ragazzo che effettua il test ci dice che entro 24-48 ore avremmo ricevuto una mail con il risultato. Ebbene, nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (precisamente domenica sera) il risultato non è ancora arrivato! Sono passate 96 ore ma della mail con il risultato non c’è nemmeno l’ombra (credo non arriverà mai). Se avessimo dovuto fare affidamento su questo risultato, ora saremmo ancora bloccati a New York. Per fortuna giovedì mattina passeggiando in zona MoMa abbiamo visto per puro caso uno stand di un altro laboratorio che batteva bandiera CTS, il quale dichiarava di fornire i risultati dei test in 15 minuti. Ovviamente ci siamo fermati e abbiamo effettuato un secondo tampone, questa volta il risultato come promesso è arrivato quasi in tempo reale (chiaramente negativo) e quindi grazie a questo documento ricevuto via mail siamo potuti partire in tutta tranquillità. Abbiamo voluto raccontarvi questa piccola disavventura per mettervi in guardia e invitarvi a scegliere stand in cui vi assicurano il risultato in tempo reale. Se proprio doveste arrivare al giorno della partenza senza risultato del tampone vi segnaliamo che nell’aeroporto JFK (ma probabilmente anche in tutti gli altri) sono presenti stand che effettuano tampone e forniscono risultato entro 3 ore ma in questo caso dovrete pagare il servizio (e anche molto).

Tutti e quattro questi documenti sopraindicati vi verranno chiesti al momento dell’imbarco, noi li avevamo tutti in formato digitale (fatta esclusione chiaramente del passaporto) e non abbiamo avuto alcun problema, non è quindi necessario stamparli. Come per l’andata abbiamo effettuato scalo a Parigi Charles de Gaulle dove l’unico controllo che è stato effettuato è quello del passaporto al varco doganale. Una volta arrivati in Italia ci è solo stato chiesto di mostrare nuovamente il PLF (no green pass e no risultato del tampone).

Vi segnaliamo che se siete in partenza per New York è necessario che scarichiate sul vostro smartphone l’applicazione “New York City COVID Safe”, sulla quale dovrete inserire foto del vostro passaporto, foto del vostro certificato vaccinale e foto del vostro tampone. Ogni volta che accederete a musei, ristoranti e bar vi verrà richiesto di mostrare questi documenti (è una sorta di green pass americano). In alternativa potete sempre mostrare i documenti cartacei originali.

Concludendo, se si viaggia informati e muniti di tutti i documenti sicuramente non si andrà in contro a nessun tipo di problema, basta avere un po’ di accortezza sulle tempistiche dei tamponi ed il gioco è fatto 🙂